Il Tirreno Domenica, 18 Gennaio 2009

LUCCA. Sì, la rassegna dedicata alle Camelie può essere un grande evento per tutta la Lucchesia, non solo per Capannori, e il sindaco Giorgio Del Ghingaro è pronto a fare la sua parte nell’ambito di un progetto più ampio che coinvolga tutti gli altri soggetti interessati, pubblici e privati. In un periodo povero di manifestazioni di grande richiamo, le Camelie, i giardini, il verde possono davvero esercitare una grande attrazione, se ci saranno iniziative ancora più coordinate e programmate. Perché non pensare ad esempio, propone il sindaco, ad agganciare la mostra delle Camelie a Verde Mura sull’anello alberato e a visite guidate all’Orto Botanico e in altri luoghi e dimore che hanno da mostrare fioriture e piante stupende?
“Dal punto di vista paesaggistico e naturalistico – dice Del Ghingaro – le nostre terre possiedono caratteristiche uniche. Un vero e proprio biglietto da vista nei confronti del mondo, che le amministrazioni locali dovrebbero valorizzare, nonché concepire come punto di partenza per uno sviluppo turistico ed economico di Lucca e della Piana. Perché il progetto si realizzi, però, è necessario un passaggio fondamentale, che già avevo sottoposto all’attenzione dei miei colleghi e dell’amministrazione provinciale: un organismo unico di programmazione e promozione, anche su questo piano.
“Quando ho proposto uno strumento urbanistico per progettare uno sviluppo omogeneo della Lucchesia non pensavo soltanto alle infrastrutture viarie e ferroviarie. Anche l’offerta culturale e turistica di tutti i comuni interessati ne avrebbe tratto giovamento, poiché da una cartografia intercomunale che fotografa il reale e lascia spazio per la progettazione del futuro avremmo potuto individuare le forze su cui puntare. Si tratterebbe di un lavoro concertato, nel rispetto delle autonomie. Un invito che, però, ho visto che gli altri enti hanno accolto con timidezza, forse perché stretti nelle logiche dei confini geografici, o perché timorosi di avere un ruolo subordinato. Mi aspettavo che l’idea fosse accolta con maggior vitalità e dinamismo, e pertanto torno a ripetere la mia proposta, muovendo dallo spunto della rassegna dedicata alle camelie.
“Quando leggo che le camelie sono una risorsa sprecata nel panorama delle offerte turistiche della Lucchesia, non posso che essere d’accordo. Credere che una potenzialità come le camelie sia una ricchezza esclusiva di Capannori vorrebbe significare limitarne le capacità d’attrazione. Assieme, invece, dovremmo studiare le strategie per promuoverla aldilà dei confini regionali e nazionali, consci delle migliaia e migliaia di persone che da tutto il mondo, ogni anno, arrivano a Capannori in occasione delle tre settimane di mostra. Devo invece riconoscere che, finora, la partecipazione degli altri soggetti pubblici alla manifestazione locale sulle camelie è stata marginale. Poiché per intraprendere una strada utile e vantaggiosa siamo ancora in tempo, sarebbe stolto forse lasciarsi di nuovo scappare l’occasione. Mi metto a disposizione per avviare subito un tavolo di confronto con gli altri sindaci per concertare uno sviluppo omogeneo, su più piani, della Piana. Capannori vuol essere un territorio aperto non soltanto alla realizzazione di iniziative culturali e turistiche, ma anche al confronto per uno sviluppo condiviso e coordinato della Piana”.

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