Il Tirreno Sabato, 17 Gennaio 2009
A Capannori non aumentano la Tia e i servizi a domanda individuale come asili nido, refezione e trasporto scolastico. È stata innalzata la soglia per l’esezione dal pagamento dell’addizionale Irpef
CAPANNORI. Ammonta a un milione e 740mila euro l’investimento del comune di Capannori per una serie di misure volte a fronteggiare la crisi economica. Si tratta di agevolazioni che si rivolgono alle famiglie, con un occhio di riguardo alle fasce più deboli e alle imprese.
Per mettere in atto questi interventi l’amministrazione comunale taglia su spese di rappresentanza, manifestazioni culturali, riduce gli sprechi e aumenta la lotta all’evasione fiscale.
L’azione più consistente è quella per mantenere invariata la tariffa di igiene ambientale (Tia). Il Comune ha deciso di investire 1 milione di euro a sostegno delle spese per la diffusione della raccolta differenziata dei rifiuti, in particolare mezzi per la raccolta porta a porta.
La cifra di 400 mila euro viene destinata al non aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale come asilo nido, refezione e trasporto scolastico, ai quali non verrà nemmeno applicato l’adeguamento Istat. Questo comporterà per le casse comunali un costo in minori entrare pari a circa 70 mila euro.
Inoltre la spesa per l’innalzamento della soglia di esenzione dal pagamento dell’addizionale Irpef da 13.500 a 14.000 ammonta a circa 150mila euro. Altri 60mila euro sono destinati al sostegno alle famiglie numerose con più di 3 figli, il cui numero complessivo è di circa 600, e a quelle monoparentali, in modo particolare per i servizi scolastici. È prevista, infatti, un’agevolazione del 50% per le tariffe dell’asilo nido, mensa e trasporti scolastici; l’abbattimento sale al 75% per il quarto figlio, mentre dal quinto figlio i servizi sono gratuiti.
Per il sostegno alle imprese sono stati aboliti i diritti d’istruttoria per la presentazione di richieste di autorizzazioni, licenze, comunicazioni e denunce di inizio attività a partire dal 1 gennaio 2009: questo comporta circa 60mila euro in meno di entrate per l’ente.
“Si tratta di misure concrete volte a fronteggiare la crisi, che dimostrano il forte impegno dell’amministrazione comunale nel venire incontro alle famiglie, in special modo quelle numerose – dice il sindaco Giorgio Del Ghingaro -. In particolar modo abbiamo deciso di lasciare invariate la tariffe per non gravare ulteriormente sui bilanci dei cittadini. Diamo anche un aiuto alle imprese, grazie all’eliminazione dei costi per i diritti d’istruttoria. Siamo in grado di mettere in atto questi interventi grazie anche a una gestione razionale del bilancio comunale e a una lotta all’evasione e agli sprechi”.
Dal 2006 ad oggi la spesa sociale è aumentata di 1 milione e 400mila euro. Nel 2009 sono stati stanziati 400mila euro in più rispetto al 2008. La spesa sociale del Comune attualmente è di circa 7 milioni di euro.
Il bilancio sano ha permesso all’amministrazione comunale di trovare una parte delle risorse per mettere in atto queste misure anticrisi. Altri fondi giungono dalla lotta all’evasione, in particolar modo dell’Ici, dove sono previste entrate pari a 800mila euro. È però stato necessario abbattere anche alcuni costi, quali le spese di rappresentanza (meno 100mila euro), quelli per le manifestazioni culturali (meno 200mila euro) e quelli per la cancelleria (meno 100mila euro).
Cinquantamila euro vengono recuperati anche grazie alla lotta allo spreco per il consumo di energia elettrica, di riscaldamento all’interno dell’ente e di telefonia mobile.