Il Tirreno

LUCCA. Viabilità, ora più che mai c’è bisogno di un piano strutturale coordinato della Piana. Il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro rilancia al presidente della Provincia e agli altri sindaci interessati la proposta di utilizzare per la programmazione urbanistica e infrastrutturale della Piana uno strumento che guardi allo sviluppo del comprensorio nel suo complesso.
 Secondo Del Ghingaro, la ventilata possibilità di realizzare gli assi viari e il nuovo piano strutturale di Lucca e Capannori rappresentano l’occasione per riprendere il tema del piano strutturale coordinato, strumento urbanistico che coinvolge tutti i Comuni della Piana, già condiviso mesi fa dal presidente della Provincia.
 «La progettazione del futuro assetto di Lucca e Piana deve essere concordata e condivisa dagli amministratori locali, che rappresentano le istanze dei loro cittadini. – dice Del Ghingaro – È positivo che al tavolo di progettazione preliminare degli assi viari siedano sia tecnici Anas che tecnici degli enti locali. La politica dovrà affiancare questo percorso, dicendo sì o no alle soluzioni tecniche che ci saranno proposte. Per farlo in modo adeguato, dovremo impiegare un nuovo strumento, che permetta al presidente della Provincia e ai sindaci dei Comuni interessati di disegnare il futuro volto urbanistico dell’intera Piana. Il mezzo in questione è il piano strutturale coordinato. Si tratta, infatti, di uno strumento capace di raccogliere le sfide di lungimiranza politica prodotte dalla modernità, trasformandole in una programmazione urbanistica qualificante del comprensorio. Penso, inoltre, che il presidente della Provincia Stefano Baccelli possa coordinare questo percorso e rappresentare tutte le istanze delle varie amministrazioni. I momenti di confronto fra amministratori e presidente della Provincia avvenuti in passato, in particolare sul tema della mobilità, non sono mai stati trasformati in un progetto più strutturato. Di fronte ai cambiamenti, sarebbe opportuno iniziare a vedere i territori che governiamo come un’unica entità territoriale, pur nel rispetto delle differenze amministrative, sociali, economiche, storiche esistenti».

Pin It on Pinterest

Share This