Il Tirreno, 16 gennaio 2009
In Comune a Capannori la mostra di Toscani dedicata all’eccidio di S. Anna di Stazzema
CAPANNORI. Negli occhi, il ricordo. Questo Oliviero Toscani ha incontrato nei sopravvissuti all’eccidio di S. Anna di Stazzema, avvenuto il 12 agosto del 1944, che provocò lo sterminio di 560 persone. Quegli occhi, quegli sguardi, quei volti sono stati immortalati dal fotografo in cinquantasei scatti in bianco e nero, esposti fino al 15 febbraio in municipio a Capannori. Una mostra che rende tangibile, nel 2009, la paura e l’orrore provati da quegli allora bambini e adolescenti di fronte al massacro di genitori, amici e compagni di scuola. Sentimenti indelebili per chi li ha vissuti sulla propria e pelle, e poi anche per i visitatori dell’esposizione, che lo stesso Toscani definisce il suo lavoro più importante perché testimonianza di un comportamento socio-politico esistito.
Il taglio del nastro della mostra intitolata “S. Anna di Stazzema 12 agosto 1944: i bambini ricordano” è avvenuto ieri, in municipio, alla presenza del sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, del primo cittadino di S. Anna di Stazzema Michele Silicani, del maestro della fotografia Oliviero Toscani e di Ennio Mancini, sopravvissuto alla stage.
Un’esposizione fatta di immagini eloquenti, a cui sono state accostate didascalie che riportano solo il nome e l’età dei testimoni, affiancate da brevi e intensi racconti sull’accaduto narrati dalle stesse persone fotografate.
“Con questo lavoro – commenta Toscani – ho capito che il vero valore della fotografia emerge quando viene applicata alla storia. Questi volti sono una testimonianza che resterà per sempre. Ero stato chiamato per realizzare un reportage di un fatto avvenuto sessant’anni fa, senza che esistessero dei documenti. Mi è sembrata una sfida folle, ma allo stesso tempo stimolante. E’ bastato parlare con i sopravvissuti, fissarli negli occhi mentre raccontavano quella terribile esperienza per capire che il reportage era possibile”.
La mostra, curata da “La Sterpaia”, la Bottega dell’arte della comunicazione diretta da Toscani, è l’evento che apre la manifestazione “Il coraggio di dare una voce”, promossa dal comune di Capannori, in collaborazione con l’Osservatorio per la pace, la Scuola per la pace della Provincia, altri enti e associazioni in occasione de “I giorni della Memoria 2009”.
“Da quattro anni – dice il sindaco Del Ghingaro – il Comune sta promuovendo iniziative per la memoria. Perché non bisogna dimenticare ciò che ci ha permesso di essere liberi. L’esposizione di Toscani è un lavoro di grande bellezza e di estrema importanza. Rappresenta, infatti, un documento storico e un monito contro guerra e violenza”.
La nostra è stata inaugurata la prima volta al museo storico della Resistenza di S. Anna di Stazzema il 12 agosto 2003, data dell’anniversario della strage e riproposta, integrata di ulteriori 15 fotografie e testimonianze nell’agosto 2004.
“Per me che ho visto i cadaveri dei miei amici e compagni di classe – racconta Ennio Mancini, sopravvissuto all’eccidio – è impossibile pensare davvero che la guerra sia inevitabile. Non posso accettarlo. Non posso credere che ci si possa rassegnare su una simile posizione. Esistono la diplomazia, il confronto e il dialogo. La guerra non risolve nulla. Anzi”.