La Nazione, 16 gennaio 2009

di MASSIMO STEFANINI
QUELLI di “United colors” di alcuni anni fa erano gioiosi. Questi hanno, negli occhi impresso, come in una lastra fotografica, per rimanere in tema, l’orrore. Sono i bambini che ricordano la strage di S.Anna di Stazzema (agosto 1944) negli scatti di Oliviero Toscani. La mostra è stata presentata e inaugurata (nella foto) nel palazzo comunale di Capannori, dove rimarrà fino al 15 febbraio, alla presenza del celebre fotografo, del sindaco Giorgio Del Ghingaro, del primo cittadino del paesino versiliese teatro dell’eccidio, Michele Silicati, oltre ad autorità civili e militari.

PAROLA d’ordine, non dimenticare, come ha ricordato il sindaco di Capannori, Del Ghingaro: “Ciò che dimentichiamo può ritornare, ammoniva Primo Levi. La memoria va esercitata. Questo è un vero reportage”. Toscani ha dichiarato che questo può essere considerato il suo miglior lavoro: “Ne sono fiero: in assenza di documenti dell’epoca, quei volti rimarranno come un monito, la coscienza di ciò che facciamo. Purtroppo, anche in questi giorni, in Palestina. La vera storia comincia quando c’è comunicazione visiva”. Toscani menziona una simpatica metafora per alludere ai tragici errori dell’umanità: “Se, nell’anno 8700, ci fosse una convention su Saturno con la partecipazione di tutte le razze, a noi chiederebbero conto di S.Anna. Queste foto sono per sempre”. Silicani ha aggiunto: “Costruire la pace non necessita di grandi gesti. Il nostro Parco Nazionale è sempre aperto nell’accoglienza, senza confini fisici”.

INFINE la commovente testimonianza di Enio Mancini, uno dei sopravvissuti: “Ho visto i cadaveri di bambini che erano i miei compagni di scuola. Ringrazio Toscani e il Comune di Capannori per aver raccolto e vinto questa sfida. Di S.Anna ce ne sono molte ancora oggi”. La rassegna, curata da “La Sterpaia, la Bottega dell’arte della comunicazione”, diretta dallo stesso Toscani, è l’evento che apre la manifestazione “Il coraggio di dare una voce”. Il 23 gennaio, nella chiesa di Lammari, Antonella Ruggiero, ex voce dei “Matia Bazar”, proporrà un repertorio yiddish.

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