Il Tirreno

CAPANNORI. Nelle case impianti di riscaldamento in funzione per non più di 9 ore al giorno con i termostati al massimo a 18 gradi. E le attività produttive dovranno ridurre del 20% le emissioni autorizzate.
 Lo ha deciso il sindaco, Giorgio Del Ghingaro che ha firmato un’ordinanza che regola l’utilizzo del riscaldamento nelle abitazioni e negli uffici, stabilisce la riduzione delle emissioni inquinanti delle attività produttive e vieta l’accensione di fuochi, all’esterno. Il provvedimento, che sostituisce quelli emessi nel mese di dicembre sulla stessa materia, si è reso necessario dopo l’ulteriore superamento del valore limite relativo aria media giornaliera di concentrazione di Pm10 registrato alla centralina di rilevamento di Capannori. Sono, così, saliti a 27 i giorni dall’inizio dell’anno in cui si è oltrepassato la soglia di inquinamento; la legge ne consente, al massimo 35.
 «Un provvedimento necessario per salvaguardare la salute dei cittadini, che è uno dei compiti principali di ogni Comune – spiega il sindaco Giorgio Del Ghingaro. Con questa ordinanza chiediamo un impegno da parte di tutte le componenti del territorio a salvaguardare l’aria che respiriamo».
 Il primo cittadino si dice, poi, pronto a prendere nuovi provvedimenti. «Tutti, ci auguriamo che il comportamento virtuoso di Capannori dia un contributo importante al miglioramento della qualità dell’aria – afferma Del Ghingaro-. Tuttavia, se la, stazione di monitoraggio di Capannori rilevasse nuovi e più significativi superamenti dei limiti ci riserviamo di adottare ulteriori provvedimenti».
 L’ordinanza firmata dal sindaco stabilisce che il termostato degli impianti di riscaldamento delle case, degli uffici e di altri edifici capannoresi non possa superare i 18 gradi centigradi. Tali impianti di climatizzazione invernale, inoltre, potranno rimanere in funzione per un massimo di 9 ore al giorno.
 A questi due punti fanno eccezione gli edifici quali ospedali, case di cura e scuole.
 Il provvedimento, inoltre, stabilisce che gli impianti industriali o artigianali che emettono in atmosfera polveri sottili riducano del 20% i quantitativi di emissioni stabiliti negli atti autorizzativi con l’ulteriore obbligo di manutenzione straordinaria degli impianti di abbattimento qualora venga superato il 50% del valore limite di emissione.
 Infine non si potranno accendere all’esterno fuochi per bruciare residui di attività agricole e forestali, di pulzia di parchi, giardini e aeree agricole, boscate e verdi, da attività di cantiere, attività artigianali, di servizi e produttive in genere.

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