Il Tirreno

Il rischio di perdere i 24 milioni messi a disposizione in ambito provinciale dal ministero dell’ambiente per subsdidenza e fognature per colpa della posizione del comune di Lucca agita le amministrazioni di Porcari e Capannori favorevoli all’accordo stipulato in Regione lo scorso dicembre.
La giunta Del Ghingaro non resterà a guardare. Se l’amministrazione lucchese non scioglierà l’impasse entro un mese – il periodo messo a disposizione dal ministero prima della revoca dei finanziamenti – Capannori chiederà alla Provincia di intervenire con un tavolo intercomunale sulla questione. Da tempo Capannori lotta contro la subsidenza. Da un lato sta cercando di intervenire sul territorio perché il fenomeno non si ripeta. Dall’altro ha costituito una commissione per aiutare le famiglie che già hanno subito danni.
L’amministrazione di Capannori non è disposta a fermare il suo percorso di riassetto del territorio per la presa di posizione di Lucca, che sembra non volere che sia prelevata acqua dal Serchio per aiutare i territori della Piana a fronteggiare il rischio subsidenza.
Il comune di Capannori, infatti, sarebbe uno dei beneficiari del cospicuo finanziamento di 66,6 milioni di euro di cui 24 messi a disposizione dal ministero dell’ambiente per risolvere il problema dell’emungimento nella Piana, del completamento della rete fognaria e dell’impianto di depurazione di Lucca.
«Concordo con quanto sostenuto dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli, che critica la posizione del comune di Lucca sul problema legato alla realizzazione di opere essenziali per risolvere la subsidenza nella Piana».
Lo dice il sindaco di Porcari, Alberto Baccini, che assume un atteggiamento di forte critica circa le iniziative intraprese dal comune di Lucca riguardo all’emungimento di acqua. Iniziative che, qualora fossero concretamente realizzate rischiano di vanificare gli accordi raggiunti con la conseguente perdita di ingenti finanziamenti ministeriali attesi da anni dalle nostre comunità.
«Posso ben dirlo – sostiene Baccini – in quanto, in fatto di prelievo di acqua, il mio Comune da sempre si contraddistingue per la solidarietà dimostrata rispetto ad esigenze manifestate non solo dai Comuni limitrofi, ma addirittura provenienti dal territorio di altre Province. Gli emungimenti eseguiti nel sottosuolo di Porcari da oltre quaranta anni riforniscono di acqua il sistema degli acquedotti locali e della Valdinievole. Ma gli effetti della subsidenza si manifestano in maniera evidente sul territorio del mio Comune e sono esclusivamente i cittadini porcaresi a pagarne le conseguenze. Non riesco a comprendere comesi possa pensare che la realizzazione del tubone con il conseguente prelievo di mezzo metro cubo di acqua al secondo dal Serchio, ritenuta una quantità limitata dalla stessa autorità di bacino, possa rappresentare elemento di preoccupazione e di dissenso da parte di un altro Comune dal momento che l’acqua per legge è un bene pubblico».

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