Il Tirreno

A Capannori i più in crisi sono gli ultrasettantenni e i giovani

L’indagine realizzata dall’Ateneo di Pisa dice chiaramente che la situazione è peggiorata rispetto a tre anni fa

CAPANNORI. Il 18,8% dei cittadini residenti a Capannori, praticamente quasi 1 persona su 5, sono classificabili come “relativamente poveri” avendo un reddito inferiore al 60% del reddito cosiddetto mediano. Il tasso di povertà è più elevato tra le donne (19,29%). Ad essere colpiti dalla povertà, inoltre, sono soprattutto i giovani tra i 20 e i 29 anni e gli ultrasettantenni, mentre sono poco colpite le classi centrali (40-49 anni).
 Sono alcuni dei dati che emergono da un’indagine sullo stato di impoverimento e i fattori di vulnerabilità sociale della popolazione capannorese promossa dal Comune e realizzata dal dipartimento di scienze sociali dell’università di Pisa. Indagine che ha coinvolto 200 famiglie del territorio casualmente estratte dagli archivi anagrafici del Comune in modo da garantire la rappresentatività statistica del campione.
 A ciascun membro della famiglia, per un totale di 540 persone, è stato anche richiesto di rispondere ad un secondo questionario relativo ai principali aspetti della vita familiare (composizione, condizioni di salute e abitative, struttura dei consumi).
 Ne è emerso uno spaccato articolato realizzato con metodologie comparabili con le stime nazionali ed europee, che ci dice che la povertà oggi a Capannori è più alta rispetto al 2005 e che incide maggiormente sui cittadini in condizione non occupazionale, ovvero gli studenti (25,26%) le casalinghe (23,05%) e i pensionati (23,30%). Sotto il profilo della numerosità le famiglie formate da 2 o 3 membri hanno più probabilità di accedere alla povertà di quelle formate da 1 solo membro o da 4 o più, essendo famiglie composte da anziani o da madri sole con figli.
 I primi e più significativi risultati dell’indagine sono stati illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede comunale di piazza Aldo Moro, alla quale hanno preso parte il vice sindaco e assessore alle politiche sociali, Luca Menesini e il dottor Gabriele Tomei dell’università di Pisa, curatore scientifico della ricerca.
 «Obiettivo della ricerca – ha spiegato il vice sindaco e assessore alle politiche sociali, Luca Menesini – era quello di disporre di una fotografia esatta della povertà delle famiglie capannoresi. Fotografia dalla quale emerge che le misure messe finora in atto dall’amministrazione comunale hanno centrato il target, essendo indirizzate principalmente agli anziani, con agevolazioni per la Tia e per le utenze domestiche, e le famiglie più fragili e in particolare monoparentali con sconti per i sevizi scolastici. Sicuramente però c’è bisogno di ampliare la rosa di interventi di protezione sociale soprattutto per quanto riguarda gli affitti e per coloro che si trovano in difficoltà lavorative temporanee. È nostra intenzione poi ripensare le politiche sociali per un nuovo welfare di comunità e per ricostruire una rete sociale più forte, obiettivo che possiamo raggiungere solo con la collaborazione delle tante associazioni e soggetti del terzo settore presenti sul nostro territorio».

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