Il Tirreno

Il niet del comune di Lucca ai nuovi accordi per gli interventi su subsidenza e fognature rischia di far perdere all’interà provincia investimenti complessivi per 66,6 milioni di euro di cui 24 messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente e destinati a risolvere il problema dell’emungimento nella Piana e del completamento della rete fognaria e dell’impianto di depurazione a Lucca.
In una nota inviata dal Ministero dell’Ambiente, a firma del direttore generale ad interim Marco Lupo, si sostiene che se entro il 4 aprile dovesse permanere ancora l’attuale situazione di stallo verranno attivate le procedure di revoca dei finanziamenti già accordati dallo Stato.
Una vera iattura per tanti comuni e in generale per il territorio provinciale. Dato che quei soldi, indicati nell’accordo di programma sottoscritto il 28 gennaio 2006, erano finalizzati al miglioramento della qualità e della quantità delle acque del Serchio e al riequilibrio del bilancio idrico della Piana e del Padule del Bientina per la progressiva soluzione delle problematiche connesse ai fenomeni della subsidenza.
Ma il Comune di Lucca e in particolare l’assessore all’Ambiente Giovanni Pierami sono disposti a sedersi intorno a un tavolo e firmare l’accordo soltanto ad alcune condizioni: «Nella seduta del 22 dicembre 2009 abbiamo sventato una manovra illegittima da parte della Regione: spezzare in due l’accordo del 2006 e sottoscriverne due. – sostiene l’assessore Pierami – Uno per la subsidenza senza il comune di Lucca e un altro per la fognatura con dentro il comune di Lucca. Noi abbiamo manifestato il nostro disaccordo diffidando le amministrazioni a stipulare accordi diversi in sostituzione di quello originale. Non vogliamo un tubone che prelevando acqua 12 mesi all’anno finisca per danneggiare il territorio di Lucca. Proposte alternative? Le abbiamo fatte nelle sedi opportune e, senza entrare nello specifico, fanno riferimento ad altri percorsi dove prendere l’acqua».
A chi gli fa presente che senza l’accordo rischiano di saltare anche i finanziamenti alla rete fognaria il vice sindaco di Lucca replica con dati alla mano: «Innanzitutto il Ministero non si riprenderà i soldi che noi abbiamo già speso. Perchè Lucca ha già eseguito lavori per due milioni e abbiamo già fatto le gare d’appalto per la rete fognaria dell’Oltreserchio oltre ad altri 800mila euro per un’altra zona del nostro territorio. Il problema si porrà semmai dal maggio 2008 ad oggi non ha speso nulla e non sono partiti con le gare pubbliche. Ribadisco la nostra disponibilità alla trattativa, ma non a discapito degli abitanti della nostra città. In estate i nostri canali sono a secco e i problemi di subsidenza rischiano di raggiungere anche le Mura. Anche il Ministero dell’Ambiente ritiene indispensabile la ricerca dell’unanimità delle posizioni dei soggetti invitando la Regione a farsi parte attiva per una posizione condivisa. Sul tubone noi non accetteremo mai atteggiamenti di protervia».
L’impressione è che la fase di stallo sia destinata a durare.

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