Il Tirreno, 8 febbraio 2009

LUCCA. Realizzare subito l’ospedale a San Filippo. Anche se la scelta – presa in tutta autonomia dal Comune – non è delle migliori. Alla conferenza dei servizi della sanità, Giorgio Del Ghingaro, presidente della conferenza dei sindaci, e Stefano Baccelli, presidente della Provincia, parlano chiaro: non c’è più tempo da perdere nella guerra sulla localizzazione, a meno di non voler perdere il nuovo ospedale.  “Il monoblocco, con le strutture intermedie sul territorio – esordisce Baccelli – è il presupposto per garantire ai cittadini un’assistenza sanitaria di qualità. Ho, però, un timore: che gli scontri e i contrasti sulla realizzazione del nuovo ospedale possano alla fine non consentire di concentrare le dovute energie sul futuro da dare all’area di Campo di Marte. Il Comune di Lucca ritiene di avere ancora margini per spostare il monoblocco da S. Filippo a Campo di Marte, senza perdere i finanziamenti. Anche in considerazione dei pareri legali ricevuti, e ancor più di fronte al recentissimo ricorso presentato al consiglio di stato dal Consorzio Toscana Salute, è una posizione di grave responsabilità che si sta assumendo”. In realtà – obietta Baccelli – “non si vede alcun margine di manovra, salvo dire di no al nuovo ospedale e venire, al contempo, fatti oggetto di possibili azioni legali di richiesta danni per milioni di euro. E se, alla fine, il monoblocco sarà realizzato a San Filippo, cosa sarà dell’area di Campo di Marte, visto che solo un terzo dei volumi è destinato a Cittadella sella Salute? Scaduti i tempi di un concorso di idee internazionale per la progettazione – insiste Baccelli – occorre attivarsi e spetta al Comune di Lucca scongiurare i rischi speculativi o la dannosa realizzazione di una “contro-città””.  Le stesse preoccupazioni sono condivise da Del Ghingaro che ribadisce: “Ormai il tempo per discutere del nuovo ospedale è scaduto. Si deve aprire il cantiere prima possibile. Nel 2003 il Comune di Lucca ha deciso e in questi anni ha avuto tempo per modificare l’ubicazione che già 5 anni fa, nel mio programma elettorale, avevo definita non idonea. Serviva un’area più baricentrica di quella di San Filippo, ma visto che non è mai stato adottato un atto concreto per modificare questa ubicazione, ora bisogna andare avanti senza indugio. I lavori, insomma, devono iniziare prima possibile. E come Lucca ha scelto in tutta autonomia il sito per il nuovo ospedale, ora deve accettare che i sindaci dei comuni limitrofi, che utilizzeranno il monoblocco, si esprimano con la massima libertà e chiarezza sull’argomento”. Non solo. Per Del Ghingaro è anche venuto il momento di non pensare più solo alla sede del nuovo ospedale, ma anche “a quello che ci dobbiamo mettere dentro, ai medici, agli infermieri, a tutto il personale. E soprattutto ai pazienti che hanno diritto a cure moderne ed efficaci”.

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