Il Tirreno

Il nuovo ospedale deve essere fatto. Lo richiede la comunità ed è necessario per avere un’assistenza migliore. La benedizione al monoblocco – previsto a San Filippo – arriva direttamente dall’arcivescovo Italo Castellani, che ha portato il suo saluto alla conferenza dei servizi dell’Asl 2, ospitata nell’auditorium del polo di Maggiano.
Auditorium troppo piccolo per contenere tutti gli intervenuti. Anche se fra i tanti presenti, fra medici, amministratori, operatori dei servizi socio-sanitari, sindacalisti, è brillata l’assenza del sindaco di Lucca Mauro Favilla, che ricopre anche il ruolo di presidente dell’articolazione zonale della Piana della conferenza dei sindaci e che ha inviato a rappresentarlo l’assessore al sociale Angelo Monticelli.
Un’assenza che ha deluso la platea, che attendeva di capire dal sindaco la sua posizione sul nuovo ospedale, dopo le schermaglie del passato. Il cantiere sta per partire, le opere preliminari sono in fase di ultimazione ed entro marzo dovrebbe essere messa la prima pietra. E anche se l’area appare sicuramente congestionata, stretta fra capannoni artigianali e complessi di edilizia residenziale, sembra ormai troppo tardi per poter cambiare idea senza conseguenze pesantissime per la comunità.
E’ stato il presidente uscente (ma sempre in carica) della conferenza dei sindaci Giorgio Del Ghingaro a rinnovare l’invito a Favilla a rendere noto il suo pensiero sul monoblocco, mentre il direttore dell’Asl 2 Oreste Tavanti ha ribadito che il nuovo ospedale è indispensabile per un’assistenza sanitaria di qualità.
Ha detto Del Ghingaro: «Che il sindaco di Lucca Mauro Favilla si esprima sul nuovo ospedale. Si tratta di una struttura ospedaliera all’avanguardia, che garantirà una sanità certa per tutti i territori della Piana serviti dall’azienda Asl 2. Non è pensabile che un intervento così importante, sia dal punto di vista delle prestazioni sia economico, subisca degli slittamenti per la timidezza finora palesata da Favilla sulla sua costruzione. L’ospedale non è del Comune capoluogo. L’intera Conferenza vuole che il primo cittadino di Lucca decida se è favorevole, o meno, alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera».
Del Ghingaro ha anche ricordato il lavoro fatto per le Società della salute: «Perchè si possa continuare su questa strada è necessario che il comune di Lucca non segua logiche di schieramento politico e che si assuma la responsabilità politica della sua volontà. Basta con l’indecisione e l’immobilismo. Che Favilla dica all’intera collettività se vuole il nuovo ospedale e la Società della salute».
Dal suo canto il direttore dell’Asl 2 Tavanti ha sottolineato che il nuovo ospedale è stato progettato secondo le migliori tecnologie d’avanguardia per fornire risposte sempre più adeguate alle funzioni che la nuova medicina richiede.
«Non basta avere personale medico di qualità – ha concluso Tavanti -. Bisogna anche metterlo nelle condizioni di lavorare bene, in ambienti moderni, con attrezzature adeguate. Il nuovo ospedale ci dà questa possibilità, dalla via intrapresa non si può tornare indietro».

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