Il Tirreno

CAPANNORI. Sarà il commercialista Giuseppe Maurizio Gatti il nuovo presidente di Ascit Spa, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nei Comuni di Capannori, Porcari, Altopascio, Montecarlo, Villa Basilica e Pescaglia. Il nome di Gatti verrà proposto nei prossimi giorni dal socio di maggioranza (Capannori) al comitato di sorveglianza dell’azienda e all’assemblea dei soci.
 Il sindaco assicura: «Siamo pronti ad impegnarci e a ricapitalizzare Ascit. Capannori crede molto nell’azienda. Ed entro la fine dell’anno troveremo l’accordo con Provincia e Ato rifiuti sulla localizzazione dell’impianto di compostaggio. Entro il 2010 la progettazione sarà completata».
 Commercialista, 44 anni, capannorese doc, attuale presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune di Capannori, iscritto al Pd. Questo l’identikit di Giuseppe Maurizio Gatti, che succederà a Tiziano Bianconcini. Un altro tecnico, dunque, dopo l’esperienza Bianconcini. «Quando parliamo di Gatti la competenza è garantita. È un manager, ma conosce anche i meccanismi della politica. Senza dubbio una persona molto preparata. Per di più è di Capannori e ha la possibilità di passare molto tempo in azienda», dice Del Ghingaro. Da una decina di giorni Gatti lavora al fianco del presidente uscente Bianconcini al piano industriale di Ascit, pronto in bozza, che dovrebbe essere presentato a breve ai Comuni soci.
 «Ringrazio molto Bianconcini per quello che ha fatto per l’azienda e per la grande disponibilità, della quale mi sento quasi di aver abusato. Ha fatto un lavoro egregio e lascia un’eredità positiva. Sarà un passaggio del testimone sereno», commenta il primo cittadino.
 Nelle ultime settimane Ascit è salita alla ribalta delle cronache per le presunte difficoltà economiche in cui versa e per lo stato di agitazione del personale che ha paura di perdere il posto. «Per il Comune di Capannori e per me personalmente Ascit è una partecipata strategica – sottolinea Del Ghingaro -. Intendiamo supportarla accompagnarla nel suo sviluppo, per questo siamo pronti ad affrontare la ricapitalizzazione. Attendiamo solo che il piano industriale ci fornisca gli indirizzi giusti. Lo stesso piano prevede investimenti e una sostanziale riorganizzazione, naturalmente da far passare al vaglio del comitato di gestione e da quello di sorveglianza, oltre che dell’assemblea dei soci. Ascit ha grandi potenzialità. Mi è stato assicurato che la situazione patrimoniale dell’azienda è in equilibrio. Il problema sono i crediti nei confronti delle utenze, ovvero i pagamenti che arrivano in ritardo e che costringono l’azienda a far ricorso alle banche. Nel corso della ristrutturazione, Ascit farà ricorso non solo alla ricapitalizzazione, ma anche ad un finanziamento per recuperare liquidità. Ma nel frattempo rientreranno i soldi dei creditori; molti ricorsi sono già stati vinti in primo grado».
 Fondamentale anche il progetto dell’impianto di compostaggio. «Entro la fine dell’anno arriverà l’accordo sulla localizzazione – assicura il sindaco – e entro il 2010 sarà completata la progettazione. Il sito deve essere condiviso da enti e cittadini così da poter procedere velocemente nella realizzazione dell’impianto, che serve a creare un altro asset industriale all’azienda e a concludere la filiera dei rifiuti». Neanche i malumori manifestati da alcuni dipendenti Ascit intaccano la positività di Del Ghingaro. «I mal di pancia di personaggi che hanno rancori verso altri non mi preoccupano».
 Intanto si è dimesso per motivi personali il vicepresidente Emanuele Pellicci.
 

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