Il Tirreno

Sinistra per Capannori punta sulla raccolta differenziata

CAPANNORI. La tutela dell’ambiente e la promozione della raccolta differenziata porta a porta, come strategia di rispetto e qualifica del territorio che crea un filo diretto fra il paese e i cittadini, è stato e continua a essere uno dei capisaldi della politica della sinistra.
L’obiettivo per i prossimi anni di governo – assicura Sinistra per Capannori – sarà di far pagare la tassa dei rifiuti in base alla quantità d’immondizia prodotta. In altre parole, chi praticherà la raccolta differenziata vedrà recapitarsi bollette Tia più basse, perché produrrà un quantitativo più basso di rifiuti.
«In questi quattro anni – spiega la lista composta da Rifondazione Comunista, Pdci, Sinistra Democratica e Impegno per Capannori – abbiamo promosso l’esperienza del porta a porta, ottenendo un grande successo. Capannori vanta il primo posto in Toscana per raccolta differenziata. Questo risultato è il frutto di una forte scelta politica e di un percorso iniziato nel 2005 dall’amministrazione Del Ghingaro, grazie ai suoi assessori all’ambiente appartenenti alla sinistra, prima Eugenio Baronti, poi Alessio Ciacci.
«E’ stata una sfida importante per noi, che abbiamo dovuto fronteggiare le critiche sollevate dal Pdl. Vale la pena ricordare, infatti, che questo risultato è stato raggiunto nonostante la dura opposizione del centrodestra che già dall’amministrazione Martinelli cancellò il progetto sperimentale del porta a porta nel centro di Capannori. Il Pdl ha poi proseguito nell’opposizione alla raccolta differenziata, arrivando perfino ad organizzare una manifestazione pubblica a Marlia e a Lammari contro l’estensione della raccolta domiciliare. Noi, però, abbiamo insistito perché certi che sarebbe andata come, nei fatti, è andata. Il prossimo passo, oltre l’applicazione della tariffa puntuale a chi, ogni giorno, esegue la raccolta differenziata, sarà l’attuazione del progetto internazionale “Rifiuti Zero”, mettendo buone pratiche che hanno riscosso una grande partecipazione da parte della cittadinanza, e valorizzato i produttori locali: tra questi ricordiamo il latte e i detersivi alla spina, la via dell’acqua, i pannolini ecologici, le ecosagre, l’eliminazione delle acque minerali e della plastica dalle mense scolastiche e comunali.
«Il porta a porta – conclude Sinistra per Capannori – rappresenta un passaggio ad un sistema alternativo di gestione dei rifiuti, fondato sulla tutela dei beni comuni e sulla rivitalizzazione delle economie locali, che scommette sul senso civico, e sulle braccia degli uomini e delle donne, sulla loro intelligenza, sul loro senso di responsabilità e sui livelli di partecipazione».

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