Il Tirreno
Due giorni fa la qualità dell’aria a Capannori era ancora scadente. Questo è quanto rilevato dalla centralina di monitoraggio installata di via Piaggia, nel centro della frazione capoluogo.
Ancora alti i livelli di Pm10. Minori, tuttavia, rispetto a quelli fatti registrare nella vicina Porcari (aria di qualità scadente anche lì) o a Lucca, dove addirittura stando ai dati dell’Arpat (l’agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) si respira aria pessima.
Eppure Capannori rimane, per ora, l’unico Comune ad aver preso un’iniziativa volta alla riduzione delle polveri sottili: l’ordinanza che vieta l’utilizzo di caminetti e stufe a legna (se nelle abitazioni ci sono anche impianti a metano, gasolio o gpl).
Iniziativa risultata impopolare, ma, per Del Ghingaro, indispensabile.
Secondo la nuova normativa regionale, che fissa a 7 il numero di giorni in cui i valori di guardia riguardanti l’inquinamento atmosferico possono essere superati, a Capannori si è già andati ben oltre il limite. Alla fine di gennaio i giorni in cui i valori erano stati sforati erano già una decina. L’ordinanza emessa da Del Ghingaro, quindi, si muove nella direzione del rispetto di quanto stabilito dalle legge in materia di qualità dell’aria.
Il primo cittadino, che ha deciso di vietare l’uso dei caminetti e delle stufe a legna perché nella relazione Arpat riferita a Capannori si parlava in modo chiaro dell’incidenza (47 per cento) della combustione di materiali e residui vegetali sui valori di Pm10 riscontrati, incontrerà domani i tecnici per avere un quadro aggiornato sulla situazione.
«Ho subito chiesto un incontro con l’Arpat – dice Del Ghingaro – perché ritengo che sia importante e doveroso nei confronti della collettività monitorare in tempi brevi l’andamento delle polveri sottili. Abbiamo preso un provvedimento significativo per far fronte ad una situazione segnalata dall’autorità competente. Peraltro la Regione ha fatto sapere che, laddove sia rilevato il problema, se non saranno i sindaci a prendere gli opportuni provvedimenti per difendere la qualità dell’aria e quindi la salute dei cittadini, sarà l’ente regionale a farlo. È evidente che stiamo parlando di una questione seria, soprattutto dopo i restringimenti sui parametri di riferimento. Cercheremo di comprendere se la situazione continua ad essere critica o se è stato registrato un miglioramento. Dopodiché decideremo come muoverci. Stiamo valutando come intervenire, qualora ci fosse la necessità di ridurre maggiormente le poveri sottili nell’aria – dice il sindaco di Capanori -. Ogni decisione verrà presa nell’interesse della collettività capannorese e a seguito dell’ascolto degli esperti. Negli anni abbiamo incentivato l’acquisto di veicoli a ridotto impatto ambientale e rottamazione di veicoli più inquinanti, la trasformazione a gas di autoveicoli, l’installazione di impianti termici (caldaie e caminetti) a ridotto impatto ambientale e rottamazione degli impianti più inquinanti. Abbiamo promosso sul territorio l’utilizzo del trasporto pubblico locale, la sostituzione delle caldaie a gasolio con caldaie a gas negli edifici pubblici. Abbiamo rinnovato il parco veicolare comunale con veicoli a minor impatto ambientale e abbiamo informato la cittadinanza sulle opportunità di risparmio energetico. E ancora, siamo intervenuti sulla mobilità con la realizzazione di piste ciclabili, rotatorie stradali, lo spostamento del casello autostradale e la creazione (in corso) dello scalo merci ferroviario al Frizzone. Infine, a maggio dello scorso anno, abbiamo emesso un’ordinanza che prevede il divieto di transito programmato in alcune aree del territorio».