La Nazione, 4 febbraio 2009
IL TERREMOTO politico che ha scosso la maggioranza comunale si è indirizzato da ieri su un fronte specifico: quello del nuovo ospedale. A innescare una raffica di prese di posizione è stata una frase contenuta nel documento dei gruppi di maggioranza contro “Governare Lucca”. “Nel caso della vicenda ospedale — avevano scritto lunedì sera Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc, Gruppo misto, “Per Lucca e i suoi paesi” e “Lucca il Centro“ — si sono avanzate sulla stampa cittadina accuse di mancanza di “impegno e trasparenza” e un assurdo invito a entrare nel merito degli appalti della Regione con lo scopo di far annullare una gara di appalto già svolta e addirittura di favorire il concorrente che ha perso la stessa gara, quasi a voler vanificare le iniziative tendenti a ricercare le migliori soluzioni per la città”. Il riferimento è a quanto detto dai dirigenti di “Governare Lucca”, in particolare da Piero Angelini nella conferenza stampa di martedì 27 gennaio scorso. Parole che sul momento non sembravano aver prodotto particolari effetti. “Attraverso il nostro prezioso contributo — aveva detto il presidente di Governare Lucca, Angelini — si è posto rimedio al grave errore dell’amministrazione di non aver presentato ricorso amministrativo al Tar contro la concessione al gruppo Astaldi, per iniziare i lavori a San Filippo, rilasciata dalla conferenza dei servizi il 13 agosto. Si è riusciti a presentare poi, l’11 dicembre, ricorso al Capo dello Stato. L’amministrazione deve agire con impegno e trasparenza: procedendo entro un mese, come è possibile giuridicamente, all’unificazione dei ricorsi (quello del Comune e quello del Comitato) presso il Tar della Toscana, dando sostegno così al Consorzio Toscana salute di presentare fondato appello al Consiglio di Stato per l’annullamento dell’appalto, puntando comunque, come noi abbiamo sempre chiesto alla Regione, sulla riapertura di una trattativa tra Astaldi e Consorzio Toscana salute per un accordo che permetta una pacifica e giusta soluzione, di spartizione, per quanto riguarda l’appalto e la conseguente localizzazione del monoblocco a Campo di Marte, senza alcuna difficoltà giuridica e con notevoli risparmi, di suolo e di soldi”.
IL CLAMORE suscitato dalla vicenda ha costretto “Governare Lucca” a un nuovo intervento nel pomeriggio di ieri. “Il comunicato della cosiddetta maggioranza al Comune di Lucca — ha detto Angelini — contiene il giudizio irresponsabile che Governare Lucca inviterebbe a entrare nel merito dell’appalto della Regione sui quattro appalti, per stravolgerlo. Governare Lucca precisa di aver soltanto sostenuto che, poiché l’assessore regionale Rossi resiste a ogni modifica della localizzazione del nuovo ospedale per acuti, per il timore che ciò metta a repentaglio l’esito dell’appalto, riteniamo auspicabile un accordo, perfettamente legittimo, tra il gruppo Astaldi e il gruppo Consorzio Toscana salute (i due soli soggetti che hanno partecipato all’appalto), tra cui continua il contenzioso giuridico presso il Consiglio di Stato, per togliere ogni pretesto alla Regione per resistere alle richieste del Comune di Lucca di localizzare il monoblocco a Campo di Marte”.
Favilla: “A noi interessa spostare la sede”. Del Ghingaro convoca una riunione
NESSUN intervento sul fronte dell’appalto e del vincitore della gara. Il sindaco Mauro Favilla precisa la linea dell’amministrazione comunale. “Non voglio mettere in difficoltà le altre città. Il programma della Regione per le quattro città deve andare avanti. Quello che noi chiediamo è di localizzare in modo diverso l’ospedale di Lucca e questo non comporta l’annullamento delle gare, comporta soltanto una modifica che è economica. Costa meno realizzarlo a Campo di Marte che a San Filippo e offre migliori risultati sia su un piano urbanistico sia sul piano della funzionalità nel suo complesso. Noi — aggiunge Favilla — non vogliamo entrare nel merito della gara, ci interessa semplicemente uno spostamento di localizzazione. Quando sabato ho parlato in piazza di “questione burocratica” intendevo questo. I tecnici ci devono aiutare a risolvere il problema di ordine burocratico ma non si tratta di cambiare il progetto che è valido. C’è la possibilità di collocare il nuovo ospedale a Campo di Marte con enormi vantaggi compresa la presenza della ferrovia e dei parcheggi già esistenti oltre alla disponibilità di una vasta area già vincolata a quello scopo. Sto aspettando incontri in Regione che sono già previsti”. Sconcerto e preoccupazione sono state intanto evidenziate dal presidente della Conferenza dei sindaci Giorgio Del Ghingaro che, pur non volendo entrare nel merito della spaccatura del centrodestra lucchese, ritiene “necessario che siano chiarite le motivazioni per cui la coalizione si oppone alla realizzazione del nuovo ospedale”. “Convocherò l’esecutivo immediatamente — aggiunge il presidente della Conferenza dei sindaci — perché Favilla possa esporre il significato delle parole apparse sui giornali. Così come riportate, infatti, le reputo altamente preoccupanti. Dalla stampa, che cita fra virgolette, sembra che Governare Lucca non desideri il monoblocco a San Filippo per dare luogo a una nuova gara d’appalto per favorire il concorrente che ha già perso. Questa affermazione deve essere spiegata. Il metodo con cui lavoriamo alla realizzazione di opere di interesse collettivo, come il nuovo ospedale, è democratico, trasparente e rispettoso delle leggi”.