Progetti ok: la mobilitazione capannorese per accendere i riflettori sul mondo della scuola, sui tagli governativi e sul bisogno impellente che gli istituti hanno di bidelli e insegnanti sta riscuotendo successo. Sia da parte dei cittadini, sia per quanto riguarda gli istituti scolastici. La banca del tempo didattico sta entrando a pieno titolo nelle scuole di Capannori.
L’obiettivo è offrire sorveglianza nel pre e post scuola, affiancare gli insegnanti di sostegno attraverso la promozione di laboratori creativi e intervenire nelle situazioni di difficoltà.
Tutti volontari: studenti universitari, precari, insegnanti in pensione e genitori si alterneranno nelle varie scuole per venire incontro alle esigenze delle famiglie e degli insegnanti.
Affrontando e denunciando, in questo modo, la situazione sempre più drammatica in cui si trovano scuole dell’infanzia, primarie, medie e superiori.
«Abbiamo preso i contatti con i quattro istituti comprensivi di Capannori – spiega Fiorenza Fanicchi, insegnante in pensione e coordinatrice della Banca del tempo didattico -. Ci stanno mandando i nomi dei genitori che hanno presentato due esigenze: o il bisogno di avere un servizio di sorveglianza per il pre e post scuola (la mattina presto prima che la scuola inizi e all’uscita) o difficoltà in classe del bambino.
«La presenza dei volontari consiste in un lavoro molto discreto fatto a fianco degli insegnanti.
«Come servizio offerto. Non come sostituzione. Una volta, poi, che raccoglieremo tutte le segnalazioni faremo una serie di incontri con le famiglie e avvieremo il progetto. Le scuole materne ed elementari hanno già mandato varie domande.
«Aspettiamo di riceverne altre per partire concretamente con i progetti già da ottobre».
Abilmente diversi, invece, vede la partecipazione attiva delle associazioni di volontariato presenti sul territorio.
«Il Forum di volontariato – dice Serena Frediano, coordinatrice del progetto, – presente a Capannori è parte attiva del progetto Abilmente diversi. Conta più di cento settanta associazioni.
«L’obiettivo, infatti, è proprio quello di sviluppare un lavoro di affiancamento, dove i volontari seguono gli insegnanti di sostegno in classe, organizzando anche laboratori creativi. Sono già diverse le associazioni coinvolte: comitato Ilio Micheloni, Paideia, associazione down Lucca, Misericordia di Marlia, Fratres donatori di sangue di Marlia e di Santa Margherita, Adal, Autieri, Anfass, Filarmonica di Segromigno, Cenacolo delle Muse e Musica Amica».
Intanto nella sala del consiglio comunale a Capannori i progetti sono stati presentati attraverso un incontro pubblico “Ripensare la scuola partendo dai territori”.
E il tutto porta la firma di Scuola ti voglio bene comune. Proprio per sottolineare come l’istruzione sia un diritto di tutti e per tutti.
Appunto, un bene comune.
Intanto parte un ciclo di incontri per i genitori di Capannori. “Genitori si diventa” è il titolo delle riunioni organizzate dall’associazione di volontariato “Eco” con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Misericordia di Marlia e della casa famiglia S. Gemma di Segromigno in Piano e l’istituto comprensivo “C. Piaggia” di Capannori.
Il secondo incontro del ciclo intitolato “Capire e parlare la lingua dei propri figli” si svolgerà domani sera alla scuola media di Capannori dalle 21 alle 23.
L’iniziativa proseguirà martedì 9 novembre con l’incontro dedicato a tema “Genitori e figli: le regole del gioco”.
Seguiranno quattro incontro di approfondimento in programma il 16, 23 e 30 novembre e il 7 dicembre.
Relatrici degli incontri saranno Ines Nutii psicologa e psicoterapeuta e le psicologhe Alessia Biondi, Daniela Gioeli e Elena Mancusi.
Per Informazioni è possibile contattare l’associazione Eco (via Romana, 216) numero di telefono 0583 490440.