Il Tirreno, sabato 3 gennaio 2009

PRIMO PIANO Nuovi assi, attese buone notizie

CAPANNORI. Viabilità, tasto dolente della Piana. Di tutta la Piana. Il 13 gennaio a palazzo Ducale verrà illustrato il progetto di massima degli assi viari. Ma da Del Ghingaro, nel corso dell’incontro con la stampa (appuntamento che si ripeterà ogni mese) arriva la doccia fredda.
“L’anno scorso firmammo l’intesa e da allora non ho più saputo nulla. L’Anas doveva preparare le cartografie, ma non ho più avuto alcuna notizia. Non solo. Nella sua rercente visita a Lucca, il ministro per le infrastrutture Altero Matteoli ha detto chiaramente che non ci sono soldi da spendere. Il 13 andrò a palazzo Ducale ad ascoltare, spero che ci siano buone nuove”.
A parere del primo cittadino di Capannori, il nodo da sciogliere è ora quello del viale Europa che paralizza Marlia e Lammari essendo percorso da migliaia di veicoli.
“Il casello del Frizzone ha risolto i problemi di S. Margherita, Tassignano, Toringo, Carraia, Parezzana e anche di parte di Capannori. La nuova barriera non ha fatto aumentare il volume del traffico sul viale Europa, come testimoniano le rilevazioni della Provincia, tuttavia la situazione resta gravissima. È un’emergenza vera e propria. Faremo, d’intesa con l’amministrazione guidata dal presidente Baccelli, interventi di miglioramento dell’esistente, creando marciapiedi e mettendo in sicurezza tratti di strada. Inoltre stenderemo asfalto antirumore in alcuni punti e cureremo di più la manutenzione. Ma non basta. Servono alternative”.
Del Ghingaro dice di non pensare solo ad altre strade. “La mobilità è una faccenda complessa, che deve avere un approccio moderno. Ripensando anche agli orari di ingresso al lavoro nelle aziende: se riuscissimo a ottenere un diverso scaglionamento otterremo già dei risultati, perché il traffico verrebbe diluito. Ci stiamo lavorando”.
Nervo scoperto è poi quello del trasporto pubblico: carente e lacunoso. “Vero, dobbiamo aprire il confronto con la Provincia. Certo è che fu un errore uscire dal Clap. Dobbiamo ottenere corse più frequenti e ramificate. Non è facile, ci daremo da fare. Basti pensare che ci sono voluti 4 mesi per modificare le linee delle navette che servono Guamo, dove ci sono Equitalia e Agenzia delle Entrate e dove i parcheggi sono insufficienti. Alla fine ci siamo riusciti”.
D.C.

Pin It on Pinterest

Share This