Il Tirreno, 3 gennaio 2009
Necessario uno sviluppo omogeneo
CAPANNORI. Del Ghingaro difende a spada tratta l’idea di portare avanti un piano urbanistico integrato, proposta lanciata poco prima della fine del 2008. Dare omogeneità al futuro del territorio della Piana è un obiettivo ambizioso, che si può raggiungere solo con l’assenso delle altre amministrazioni municipali, della Provincia e della Regione Toscana.
“Abbiamo cambiato il metodo di amministrare la cosa pubblica – dice Del Ghingaro – e ci sono stati contraccolpi per certe persone che facevano politica da anni. Per qualcuno è stato un trauma vedere un Comune che agisce a 360 gradi. Ma la strada giusta è la nostra: è quella di dare risposte ai bisogni della popolazione. In 4 anni e mezzo abbiamo investito 35 milioni di euro per strade, parcheggi, acquedotto, fognature, rotonde, metano, grandi opere.
“Potrei citare il casello del Frizzone del quale si parlava da tempo senza concludere nulla: nel 2006 sono iniziati i lavori, a luglio scorso abbiamo aperto la barriera dell’autostrada. Non è poco. Ora portiamo a conclusione la quinta variante urbanistica, privilegiando la salvaguardia del territorio e lo sviluppo compatibile. Serve perà una nuova programmazione ed è giusto fare un discorso d’insieme. La Piana va vista nella sua globalità e quindi occorre tracciare linee generali per uno sviluppo partecipato. Non ha senso dire che voglio fare come mi pare, come sostengono i miei avversari politici. La mia proposta non lede alcuna autonomia. Anzi, sono qui a chiedere ai colleghi sindaci di fare proposte, modifiche, integrazioni. Con lo scopo di migliorare, per il bene dei cittadini. Se pensiamo tutti insieme alla viabilità, ai servizi, allo scalo merci, allo sviluppo urbanistico possiamo soltanto apportare modifiche positive a un territorio vastissimo, che nel corso degli anni ha visto un’espansione purtroppo non sempre ordinata”.
D.C.