Il Tirreno

 LUCCA. Nasce a Capannori il coordinamento per la scuola pubblica, un organismo trasversale fra enti locali, associazioni sindacali, insegnanti, personale Ata e dirigenti scolastici perché siano prodotte proposte concrete per salvaguardare l’offerta didattica nelle scuole.
 Oltre a coordinare la progettazione di interventi, Capannori parteciperà, anche economicamente, alla realizzazione di iniziative che garantiscano agli scolari e alle famiglie servizi di qualità sul territorio.
 È questa la risposta del sindaco Giorgio Del Ghingaro alle problematiche che gli insegnanti precari e il personale Ata rimasto senza lavoro hanno sollevato durante il tavolo sulla scuola che si è svolto ieri nella sala riunioni di piazza Aldo Moro.
 Di fronte alle preoccupanti testimonianze delle persone che a causa della legge Gelmini si trovano senza occupazione o con poche ore di servizio alla settimana e degli amari racconti dei dirigenti scolastici, Del Ghingaro assicura sostegno agli istituti comprensivi del Capannorese come già avvenuto negli anni passati, e pressa su Provincia e sugli altri comuni della Piana perché compartecipino, anche economicamente, alla ricerca di soluzioni che possano dare un sospiro di sollievo alle famiglie in difficoltà.
 «Una volta visti gli effetti della riforma Gelmini nella provincia di Lucca – dice il sindaco di Capannori – abbiamo subito lanciato l’appello alla Provincia perché convocasse un tavolo per riflettere sul tema. Sono 200 le persone, fra insegnanti, personale ausiliario, tecnici e amministrativi, che hanno perso il posto di lavoro. Gli enti locali devono intervenire. Se riuscissimo a realizzare iniziative capaci di reinserire una parte dei precari nelle offerte didattiche delle scuole avremmo già raggiunto un traguardo importante. A Capannori, anche nei 5 anni precedenti, abbiamo partecipato alla qualità della didattica attraverso il nostro contributo per il Piano dell’offerta formativa delle scuole e l’organizzazione di iniziative come la “Vetrina scolastica” e il “Settembre pedagogico”. La riforma Gelmini ha tagliato drasticamente le risorse della scuola pubblica, mettendo in condizioni di maggiore debolezza lavorativa gli insegnanti precari e il personale Ata».
 Del Ghingaro invita la Provincia e tutti i comuni della Piana a prendere parte al coordinamento per la scuola pubblica, perché sarà il laboratorio da cui nasceranno progetti per garantire una didattica articolata e di qualità nelle scuole della provincia.
 «Ancora una volta – prosegue Del Ghingaro – i cambiamenti che investono il nostro sistema sociale e economico ci suggeriscono di collaborare per il bene della collettività.
 «Dalle scuole arriva un grido d’allarme che non possiamo ignorare – aggiunge Del Ghingaro -. Capannori farà la sua parte, sia in termini economici che di idee. Chiediamo alla Provincia di creare un fondo ad hoc, che sia compartecipato dagli enti locali della Piana, per realizzare nelle scuole le iniziative progettate che a causa della riforma Gelmini non sono più realizzabili».

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